Scheda Tecnica del Modello HERMES

INFORMAZIONI DI BASE

Nome completo:
HERMES

Versione e ultimo rilascio:
Versione 3.1
ultimo rilascio: 06/1998

Campi di applicazione:
Modello Euleriano Idrostatico per la simulazione del flusso atmosferico e della dispersione su terreno complesso. E' in grado di lavorare su domini con dimensioni orizzontali da 20 a 500 km circa.

Società e/o Enti Sviluppatori:
· Electricitè de France, 6 Quai Watier, 78400, Chatou, France.
· Aria Technologies, le Charlebourg, 14/30 rue de Mantes, 92700 Colombes (France)

Distributore:
Aria Technologies, le Charlebourg, 14/30 Rue de Mantes, 92700 Colombes (France)
tel. ++33-1-47602845 Fax ++33-1-47690207
E-mail jmoussafir@aria.fr


INFORMAZIONI DETTAGLIATE

Descrizione:

HERMES è un codice derivato dal modello di Anthes (1978) e suddiviso nelle due seguenti parti distinte, che possono essere attivate separatamente.

1. Modello meteorologico idrostatico

Integra, in approssimazione idrostatica, le equazioni di Navier-Stokes per la conservazione di massa, quantità di moto, energia e contenuto di acqua in atmosfera. Consente il calcolo tridimensionale su terreno complesso di flussi atmosferici sia in configurazione prognostica che diagnostica. Nel primo caso le equazioni vengono integrate con condizioni al contorno di tipo evolutivo fornite dall'esterno. Nel secondo caso le condizioni al contorno vengono tenute fisse, e la soluzione stazionaria che eventualmente si trova rappresenta il campo meteorologico che meglio si adatta alle condizioni (di flusso al contorno e di topografia) imposte rispettando l'intero set di equazioni fluidodinamiche. Le equazioni sono discretizzate alle differenze finite su un grigliato orizzontale in coordinate cartesiane e verticale attraverso la coordinata di pressione ridotta s definita come:

dove P è la pressione atmosferica, PG(x,y,t) è la pressione al suolo, rappresentato dalla matrice zG(x,y) che definisce la topografia sul grigliato cartesiano orizzontale, PT è la pressione alla sommità verticale del dominio di calcolo. Le grandezze fisiche calcolate dal modello ad ogni passo temporale di discretizzazione sono:

u,v,w le tre componenti cartesiane ortogonali della velocità del vento
P pressione atmosferica
T temperatura dell'aria
q tenore di acqua totale (liquida+vapore)
r densità dell'aria
f geopotenziale (quota dei livelli di pressione moltiplicata per l'accelerazione di gravità g)

Le equazioni prevedono i termini di accelerazione di Coriolis, ma non i termini dovuti alla curvatura terrestre. Per questo motivo non è consigliabile l'utilizzo del modello su scale superiori ai 500 km.
Il modello implementa le seguenti parametrizzazioni opzionali per la descrizione dei processi fisici che avvengono su scale al di sotto del passo di griglia.

· Modello di interfaccia suolo-radiazione solare del tipo force-restore a due strati
· parametrizzazione degli effetti della copertura vegetale di Deardorff (1978)
· parametrizzazione microfisica dei processi umidi di Kessler
· Flussi turbolenti nel Surface Layer secondo gli schemi opzionali Businger-Dyer, o Louis (1979)
· Flussi turbolenti nel Boundary Layer al primo ordine secondo gli schemi opzionali di O'Brien o Louis o al secondo ordine mediante l'integrazione di una equazione per l'energia cinetica turbolenta.

2. Modello di dispersione

Integra, sullo stesso dominio e grigliato definito nella sezione meteorologica o su un dominio più piccolo e a maggiore risoluzione, le equazioni di conservazione di sostanze passive, rilasciate in opportune regioni dello spazio. I campi di trasporto medio e turbolenza possono essere direttamente derivati da una simulazione della sezione meteorologica (eventualmente re-interpolati su un grigliato più fine), oppure derivati dagli output tridimensionali di vento e temperatura del modello diagnostico a divergenza nulla MINERVE. In quest'ultimo caso è possibile attivare simulazioni della sola sezione di dispersione, e i flussi turbolenti vengono determinati utilizzando le stesse parametrizzazioni opzionali di Surface Layer e Boundary Layer presenti nella sezione meteorologica.. Il modello di dispersione può spingersi a risoluzioni superiori rispetto al modello meteorologico idrostatico con griglie di dimensione orizzontale al di sotto del km.
Possono essere effettuate simulazioni di dispersione da sorgenti di differente tipologia, puntiformi, lineari, areali o volumetriche. Un preprocessore apposito traduce la geometria delle diverse sorgenti e distribuisce la concentrazione in maniera opportuna sulle griglie di calcolo centrate intorno al punto emittente. E' possibile simulare la risalita di emissioni calde, utilizzando la parametrizzazione di Briggs per il calcolo dell'altezza effettiva del pennacchio. Il risultato di ogni simulazione è costituito da una sequenza temporale di matrici tridimensionali di concentrazioni alla frequenza decisa dall'utente, ciascuna riferita ad una delle sostanze emesse.

Limitazioni:
Modello meteorologico:

L'approssimazione idrostatica impedisce la corretta descrizione delle accelerazioni verticali che si generano in presenza di forti pendii o di fenomeni convettivi intensi. Per questo motivo non è consigliabile l'utilizzo della parte meteorologica su domini di scala inferiore ai 100 km circa. Il modello di dispersione può essere utilizzato anche su scale inferiori in quanto si prevede l'uso di informazioni meteorologiche provenienti dal un codice esterno MINERVE.
Modello di dispersione:
Il posizionamento e l'interpolazione delle sorgenti sulla griglia Euleriana può dare luogo a forti approssimazioni in quanto la dimensione delle celle può essere molto superiore a quella delle sorgenti stesse.
Il modello consente di simulare la dispersione di diverse specie, integrando però per ciascuna di queste una diversa equazione a derivate parziali, con un aggravio lineare dei tempi di calcolo.
Non prevede in trattamento di reazioni chimiche tra le diverse specie.

Risoluzione:
Risoluzione spaziale orizzontale:
grigliato orizzontale cartesiano a celle di dimensione fissa. Le dimensioni vengono fornite dall'utente.
risoluzione minima consigliata: meteorologica 2-4km, concentrazioni: 100-300m
risoluzione massima consigliata: meteorologica 10km, concentrazioni 2 km.
Risoluzione spaziale verticale:
coordinata di pressione ridotta s con grigliato a passo variabile definito dall'utente.
Risoluzione temporale:
Passo temporale di risoluzione delle equazioni definito in funzione dei criteri di stabilità lineare validi per gli schemi numerici implementati nel modello. Questi dipendono sostanzialmente dai termini di diffusione e dalla velocità di fase delle onde di gravità, che rappresentano i fenomeni più rapidi che le equazioni descrivono. In genere, per simulazioni meteorologiche su dimensioni orizzontali dell'ordine di 150km con passi di griglia di 4 km è di 5-10s.

Tecniche di soluzione:
Differenze finite. Schema di discretizzazione spaziale orizzontale centrato di ordine 2, su grigliato staggered. Schema di discretizzazione temporale leapfrog con passi di integrazione Matsuno posizionati a scelta dell'utente per il riaccoppiamento delle due serie generate dallo schema leapfrog. Condizioni al contorno per la parte meteorologica evolutive (Davies, 1976), oppure fisse del tipo Neumann o Dirichlet.

Linguaggi di programmazione:
Fortran 77/Fortran 90
E' necessaria la presenza di un compilatore per il dimensionamento delle matrici nel programma principale solo nella versione F77. I codici F77 e F90 differiscono solamente per due sezioni di dichiarazione identificate in "INCLUDE". Questa tecnica consente una manutenzione parallela delle due versioni. La versione F90 comprende il dimensionamento dinamico di tutte le matrici (sito, campi meteorologici, sostanze, emissioni,


Dati di input richiesti:
Parte comune ai modelli meteorologico e di dispersione:
Posizionamento, dimensioni, struttura orizzontale del dominio, topografia e caratteristiche del terreno contenuti in un file ASCII.
Opzioni di run della simulazione, costituiti dal periodo di simulazione, descrizione del grigliato verticale, tipo simulazione (solo meteorologica, solo dispersione, meteorologica+dispersione), passo temporale, condizioni iniziali, condizioni al contorno, opzioni sulle parametrizzazioni, opzioni sugli output contenute in un secondo file ASCII
Modello meteorologico:
condizioni iniziali e al contorno dedotte da un profilo verticale di vento e temperatura per simulazioni di tipo diagnostico oppure da campi 3D di vento e temperatura (provenienti dai file binari in uscita dal modello MINERVE) per simulazioni prognostiche.
Modello di dispersione
Sequenze temporali di campi 3D di vento e temperatura provenienti da simulazioni con modello HERMES oppure da simulazioni con il modello MINERVE, contenute in un file binario.
Descrizione delle emissioni. Sono previste sorgenti multiple puntiformi, lineare e areali, ciascuna in grado di emettere differenti specie non reattive, con possibilità di simulare quindi sia ciminiere che strade. Devono essere definite la posizione, la geometria e il rateo di emissione di ogni sorgente per ciascuna delle specie considerate, su intervalli temporali non regolari. Sono contenute in files ASCII di formato identico a quello utilizzato dal modello di dispersione a particelle SPRAY.

Dati di output generati:
File ASCII di informazioni sull'andamento della simulazione
Modello meteorologico:
Campi tridimensionali delle variabili meteorologiche prodotte dal modello, alla frequanza decisa dall'utente, contenute in files binari. Opzionalmente è possibile ottenere sequenze temporali a frequenza superiore contenute negli stessi files, di alcune variabili in punti o su profili verticali posizionati a scelta dell'utente.
Modello di dispersione:
Campi tridimensionali di concentrazione , alla frequanza decisa dall'utente, contenute in files binari.

Disponibilità di interfacce:
Il modello ha una interfaccia a files e non necessita di interfacce GUI particolari. Sono sufficienti i normali strumenti di editing standard presenti sotto i diversi sistemi supportati. Questa modalità consente la portabilità del codice.
Esistono interfacce di comando di tipo GUI sviluppate da ARIA Technologies per definire in modo interattivo il contenuto informativo di tutti i files ASCII di input, e specialmente delle emissioni. Nella versione 8 del package ADSO, queste interfacce sono disponibili sia in ambiente UNIX Motif (IBM,SUN,HP,SGI) sia in ambiente Windows 95/NT.
Gli output binari meteorologico e di concentrazione possono essere letti ed interfacciati con il pacchetto grafico SAVI3D.

Documentazione:
Esistono versioni in lingua inglese e francese dei seguenti manuali:
· descrizione teorica del modello
· manuale per l'utente


Validazioni:
Molti degli schemi numerici e di parametrizzazione presenti nel modello sono stati validati all'interno del lavoro di due tesi di Laurea (Janvier, 1987, Prange, 1996).
Applicazioni:
Il modello è stato utilizzato per studi di trasporto e dispersione a scala regionale. Si ricorda ad esempio lo studio sugli effetti di sovrapposizione ed interazione dei pennacchi delle centrali di Montalto di Castro e Torvaldaliga (Tinarelli et al., 1998)

Portabilità e hardware richiesto:
Il codice è in grado di funzionare su diverse Workstation RISC o Windows95/NTcon differenti sistemi operativi (DEC-ALPHA/DigitalUnix, IBM-Risc6000/AIX, HP9000/HP-UX,) e può essere opportunamente adattato alle diverse esigenze di simulazione in presenza di un compilatore FORTRAN 77 o 90. E' consigliata la presenza di almeno 32 Mbytes di RAM e 400 Mbytes di memoria di massa.

Riferimenti:
Anthes W. (1978): "Development of hydrodynamic models suitable for air pollution and other mesometeorological studies". Monthly Weather Review , 106, n.8, 1045-1078.
Davies A.C. (1976): "A lateral boundary formulation for multi-level prediction models". Quarterly Journal of the Royal Meteorological Society, 102, 405-418.
Deardorff J.W. (1978): "Efficient prediction of ground surface temperature and moisture, with inclusion of a layer of vegetation". Journal of Geophysical Research, 83, 1889-1903.
Louis J.F. (1979): "A parametric model of vertical eddy fluxesin the atmosphere". Boundary Layer Meteorology, 17, 187-202.
Janvier L. (1987): "Paramétrisations de la Turbulence et de l'Interface sol/atmosphère dans un modèle tridimensionnel à mésoéchelle". Tesi di Laurea in Ingegneria discussa a L'Ecole Centrale de Lyon, n. d'ordine ECL 87-20.
Prange E. (1996): "Utilizzo di un modello tridimensionale per la valutazione d'impatto ambientale di grossi impianti industriali". Tesi di Laurea in Scienze Ambientali discussa All'Università degli Studi di Milano.
Tinarelli G., P. Faggian, S. Finardi, G. Brusasca, G. Carboni (1997): "Model simulations of industrial plume mesoscale interactions in complex coastal area". Atti del convegno Air Pollution 1997, Bologna, Italy, 16-18 Sep 1997. Power H., Tirabassi T., Brebbia C.A. eds., 385-394. Computational Mechanics Publications.